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Programma 2023-2024

 LE RAGIONI DI UN IMPEGNO

Il Centro di documentazione “Antonio Labriola” nasce nella prima metà degli anni Novanta su iniziativa di un gruppo di insegnanti che, nel campo specifico dell’istruzione, dovevano misurarsi con gli effetti della cesura storica rappresentata dalla rottura del quadro internazionale sancito a Yalta. 
Le guerre balcaniche, l’ascesa dirompente dell’Asia, la riapertura di una nuova serie di conflitti in Medio Oriente, gli imponenti movimenti migratori ed il nuovo quadro del processo di integrazione europeo ponevano domande e imponevano risposte, di fronte a cui si palesava la crisi e il disorientamento delle vecchie ideologie. Il materialismo storico come metodo e strumento di studio, di cui Antonio Labriola (1843-1904) fu promotore in Italia, si è mostrato invece vitale nel cogliere le novità del nuovo secolo, i fenomeni sempre più regolari di crisi economiche e finanziarie, ma anche il mutamento nell’organizzazione produttiva ed i suoi riflessi sulla scienza e la tecnologia. 
La nostra offerta formativa si è così allargata in chiara controtendenza rispetto al clima montante nella stessa scuola fatto di disillusione e passività sociale, con lo scopo di contribuire a diffondere e radicare i principi dell’internazionalismo. In coerenza con questi valori, il nostro Centro ha promosso una Scuola di italiano per stranieri nell’intento di fornire un sostegno pratico ai lavoratori immigrati alle prese con le difficoltà di inserimento nella nostra città. Una coerenza che ci ha portato, a partire dalla crisi pandemica e dalle sue pesanti conseguenze economiche e sociali, a partecipare attivamente alle iniziative solidali dei Circoli Operai, occupandoci anche dell’aiuto, in termini di fornitura di libri e di materiale didattico, alle scuole della città con più alta presenza di bambini di origine straniera. 

La guerra in Ucraina ha evidenziato le crepe dell’ordine mondiale e la nostra iniziativa si è intensificata con lezioni, conferenze, dibattiti, in un dialogo con le nuove generazioni che si è intrecciato con il volontariato solidale in favore delle realtà sociali più fragili dei quartieri torinesi. Ecco le ragioni di un impegno sempre più necessario nei tempi di ferro che stiamo vivendo.