Presentazione del libro
“Il mondo in una scuola”
Il libro raccoglie centodieci racconti di donne e uomini
– provenienti da diverse parti del mondo – che hanno frequentato i corsi di lingua italiana organizzati nei Circoli Operai di Sestri
– provenienti da diverse parti del mondo – che hanno frequentato i corsi di lingua italiana organizzati nei Circoli Operai di Sestri
Ponente, Sampierdarena e Savona. Sono storie drammatiche, di chi ha
sfidato l’ignoto lasciandosi alle spalle gli affetti più cari, assistendo
alla morte di amici o parenti, mettendo a rischio la propria stessa
esistenza. Perché il cammino dei migranti per inverare il “sogno europeo”
è un sentiero aspro e tortuoso, costellato di insidie.
In queste pagine, dunque, c’è la sofferenza, ma a balzare all’attenzione sono anche e soprattutto il coraggio, l’intraprendenza, la tenacia. C’è una forza d’animo gigantesca, davvero sconfinata, nella caparbia volontà di coltivare, custodire e difendere giorno per giorno le proprie speranze, piccole e grandi, dalle più disparate e numerose avversità. La fame e la sete, le sabbie del Sahara e la furia del mare, il freddo che ti penetra fin nelle ossa e il caldo che ti devasta il cervello, i mercanti di uomini e le guardie di frontiera: sono i nemici che hanno dovuto affrontare per arrivare fin qui. Storie di dolore, dunque, ma anche e soprattutto storie di combattenti, di individui che non si arrendono e che affrontano a testa alta le sfide poste sul loro cammino.
Sono testimonianze che schiudono le porte di un mondo ai più
sconosciuto. In esse si intrecciano storie e culture assai distanti
tra loro: dall’Africa all’Europa Orientale, dall’Asia all’America
Latina. Distanti eppure simili: è un vero e proprio racconto corale,
nel quale le vicende individuali si ricompongono, come le tessere di
un mosaico, in un quadro più vasto. E così i viaggi dei migranti, pur
nella diversità delle singole esperienze, ci appaiono nella loro
comune natura: l’espressione di un processo storico e sociale di
respiro mondiale, parte di un moto incessante che attraversa i secoli
e i continenti.
Oggi ad animare quel “vortice” è lo sviluppo capitalistico, che
impetuoso sconvolge le campagne dell’Asia, dell’Africa e dell’America
Latina, svuotandone i villaggi. Sotto quella spinta prorompente masse
gigantesche si mettono in moto, si accalcano nei centri urbani:
diventano proletari, membri di una classe che non conosce confini.
Sotto quella spinta prorompente masse gigantesche si mettono in moto, si accalcano nei centri urbani: diventano proletari, membri di una classe che non conosce confini.
Sotto quella spinta prorompente masse gigantesche si mettono in moto, si accalcano nei centri urbani: diventano proletari, membri di una classe che non conosce confini.