Cronologia
1819. Gran Bretagna. Dopo una lotta quinquennale, l’industriale filantropo Robert Owen riesce a far approvare una prima legge per la limitazione del lavoro delle donne e fanciulli nelle fabbriche.
1827. Stati Uniti. Gli operai meccanici di Filadelfia si uniscono in sindacato e chiedono la giornata lavorativa di dieci ore.
1831. Francia. Gli operai tessili di Lione si rivoltano al grido «vivere del lavoro o morire combattendo». L’insurrezione è schiacciata. ma nel 1834 si sviluppa un movimento che propugna la formazione di coalizioni sindacali e la riduzione dell’orario di lavoro.
1847. Gran Bretagna. L’agitazione per le dieci ore raggiunge il culmine nel giugno, quando viene promulgato il Ten Hours Act, legge delle dieci ore per l’industria tessile. Gli imprenditori promuovono una campagna per impedirne l’applicazione.
1848. Viene pubblicato a Londra il “Manifesto del Partito Comunista” di Marx ed Engels, scritto su incarico della Lega dei Comunisti. Tra le misure immediate da attuare nel processo rivoluzionario, viene indicata «l’abolizione del lavoro dei fanciulli nelle fabbriche nella sua forma attuale».
1856. Gran Bretagna. Il movimento dei minatori rivendica le otto ore. La richiesta viene ripresa dalla Conferenza dei minatori di Leeds nel 1863.
1857. Australia. Il 21 aprile gli operai della colonia di Victoria ottengono le otto ore. L’anno prima erano state conquistate nel Nuovo Galles del Sud. Così, il 21 aprile diventa una ricorrenza e festa nazionale della colonia,celebrata con un corteo alla testa del quale ci sarà sempre lo striscione del 1856: «Otto ore per lavorare, otto ore per svagarsi, otto ore per dormire».
1864. Viene fondata a Londra l’”Associazione Internazionale dei Lavoratori”, nota come Prima Internazionale. Nell’”Indirizzo” scritto da Marx si sottolineano gli immensi vantaggi della conquista delle dieci ore per la classe operaia inglese.
1867. Germania. Dopo molti anni di lavoro esce il primo libro del “Capitale” in cui Karl Marx dedica indimenticabili pagine alla questione della giornata lavorativa.
1871. Francia. La Comune di Parigi vara misure a favore della classe operaia, tra cui la soppressione del lavoro notturno dei lavoratori delle panetterie. L’operaio ungherese Leo Frankel, membro della Comune, nella seduta del Consiglio generale del 12 maggio chiede l’introduzione delle otto ore di lavoro.
1872. Germania. Scioperi dei minatori della Ruhr per la giornata lavorativa di otto ore.
1873. Spagna. L”Unione manifatturiera” di Barcellona,associazione di lavoratori del settore tessile aderente alla Prima Internazionale, invia al padronato e alle Cortes una circolare in cui rivendica la giornata di otto ore.
1876. Il “Noble Order of the Knights of Labor”, sindacato che accetta tra i suoi iscritti lavoratori di ogni mestiere, qualifica e colore della pelle, diventa l’animatore della battaglia per le otto ore.
1880. Francia. A Parigi il congresso del Partito Operaio Francese pone al primo punto del suo programma le otto ore di lavoro per gli adulti e le sei ore per i giovani.
1881. Spagna. Gli operai laterizi di Barcellona conquistano la giornata lavorativa di otto ore e mezza e aumenti di salario.
1882. Russia. Dopo importanti scioperi a Pietroburgo, il regime zarista vara una legge che limita il lavoro infantile nelle officine.
1886. Stati Uniti. Sorgono nuove leghe per le otto ore e si realizza una grande ondata di agitazioni. Il movimento culmina con lo sciopero del Primo Maggio: il corteo più imponente si svolge a Chicago, città multietnica e snodo dell’industria americana. Dopo lo scoppio di una bomba al termine di una manifestazione che si tiene tre giorni dopo, si scatena una campagna antioperaia con l’appoggio della grande stampa borghese. I capi del movimento vengono arrestati, processati e condannati a morte senza prove e impiccati l’anno successivo. Saranno ricordati come i “martiri di Chicago”: George Engel, Adolph Fischer, Luis Lingg (probabilmente suicida due giorni prima dell’esecuzione), Albert Parsons, August Spies.
1888. Francia. Il Congresso della Federazione nazionale dei sindacati riunito a Bordeaux accoglie la richiesta dell’operaio metallurgico Jean Dormoy di organizzare manifestazioni in tutto il paese in appoggio alla rivendicazione delle otto ore.
Gran Bretagna. Al Congresso sindacale internazionale di Londra, il delegato belga Eduard Anseele chiede, senza successo, che l’assise decreti una manifestazione imponente da tenersi il Primo Maggio alla stessa ora in tutti i paesi dove sia possibile.
1889. Francia. Il 14 luglio nasce a Parigi la Seconda Internazionale, largamente ispirata dal marxismo e da Friedrich Engels: il Congresso di fondazione delibera di organizzare simultaneamente manifestazioni in tutto il mondo il giorno del Primo Maggio 1890 per rivendicare con più forza le otto ore di lavoro.