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Inno dell'Internazionale

L’inno del proletariato internazionale

Nato a Parigi nel 1816, Eugène Pottier fu apprendista imballatore, poi sorvegliante, commesso cartolaio e disegnatore di stoffe. Attivo sia nel febbraio che nel giugno del 1848, fu profondamente fourierista. Fondò e animò il sindacato dei disegnatori che si affiliò all’Associazione Internazionale dei Lavoratori, alla quale egli stesso aderì nel 1870. Eletto al Comitato centrale della Guardia nazionale durante l’assedio di Parigi, insieme ai responsabili delle sezioni parigine dell’ail firmò l’appello a votare per la Comune, e della Comune il 16 aprile fu eletto membro. Sfuggito ai versagliesi, riparò nel Regno Unito, dove nel 1873 fu raggiunto dalla notizia della sua condanna a morte a Parigi ed emigrò negli Stati Uniti, dove fu attivo nel locale movimento socialista. Tornò a Parigi nel 1880, dove morì nel 1887.
Eugène Pottier è l’autore dei versi dell’“Internazionale”, che egli – braccato dai versagliesi – scrisse nel giugno del 1871, il mese dopo la “Settimana di sangue” che pose fine alla Comune.
Nel 1888 l’operaio modellista Pierre-Chretien Degeyter (1888-1932) musicò quei versi – che sino allora si usava intonare sull’aria della “Marsigliese” – e nel 1894 l’ı“Internazionale” fu pubblicata a proprie spese dal segretario comunale di un paesino del Nord della Francia, che ne ricavò un anno di reclusione e 100 franchi di ammenda per «istigazione alla diserzione, alla disobbedienza e all’omicidio nell’esercito». Cantata al Congresso operaio socialista internazionale di Parigi del 1899, l’Internazionale è da allora l’inno del proletariato internazionale.
Cantata al Congresso operaio socialista di Parigi del 1899, l'Internazionale è divenuta il simbolo dalla battaglia per una società senza classi e senza confini. Di seguito riportiamo il testo originale.




Tratto da: Primo Maggio, nella storia della classe operaia, edizioni Lotta Comunista